Berachot-Benedizioni

Talmud significa studio. studiare il Talmud significa studiare lo studio. <...> impareggiabile capolavoro della memoria ebraica, il Talmud copre ogni aspetto di tutte le attività umane. Letteratura e giurisprudenza, medicina e geometria, geografia e astronomia, parabole e aforismi, problemi dell’individuo nei confronti della società, comportamento verso lo straniero, domande sul senso della vita, interpretazione della Legge e analisi psicologica, conflitti culturali e religiosi: «girate dunque quelle pagine ‒dice un saggio‒, giratele bene, perché là dentro c’è tutto».

… Nel leggere questa perla della letteratura rabbinica, gli uomini e le donne di buona volontà, ebrei e/o cristiani, non potranno che gioire e sentirsi un po’ più amici e, forse, un po’ più figli dello stesso Padre che è nei cieli: Avinu Malkeinu! Nostro Padre e nostro Re!

Sappiamo che il Talmud, sia di Gerusalemme sia di Babilonia, racchiude in sé secoli di discussioni rabbiniche; una dimensione nella quale il confronto e talvolta anche lo scontro sono i due pilastri per la comprensione della volontà di Dio espressa nella Torah scritta la quale è stata, e lo è ancora per ogni ebreo, il libro, se così lo si può definire, sul quale costruire il proprio bagaglio culturale in senso ampio e completo:
Ben Bag Bag dice: “girala e rigirala, perché in essa c’è tutto. rimirala, invecchia e consumatici sopra. Non te ne allontanare mai, poiché non vi è parte per te migliore di essa”…
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Il presente trattato del Talmud di gerusalemme, per la prima volta in assoluto tradotto in lingua italiana, si intitola Berachot, “benedizioni”. esso è il primo trattato del primo “ordine” –chiamato Zera‘im, “semi”– della Mishnah e quindi del Talmud, presentato dai saggi ebrei come l’ordine della fede («Fede: questo è l’ordine di Zera‘im», cf. bShabat 31a). il trattato Berachot è tutto incentrato sulla preghiera: lex orandi, lex credendi recita l’adagio latino, additando nella preghiera e nella liturgia la sintesi vissuta e attualizzata della fede che tende alla pratica concreta.

Luciano Baruch TAGLIACOZZO, nasce a Napoli nel 1950 da un’antica famiglia israelita italiana. Studia fisica all’Università di Napoli, poi sceglie di lavorare in ospedale. Si laurea in Studi ebraici presso il corso di laurea del Collegio Rabbinico Italiano, con una tesi su Samuel David Luzzatto. Apprezzato saggista e traduttore, partecipa al progetto Mishnah con il trattato Eduyot. Traduce in prima mondiale il libro del Maharal di Praga, Neza’h Israel. Recentemente pubblica Il Messia di Gerusalemme, Raziel Edizioni 2021. Traduce più trattati del Talmud Yerushalmi per il sito www.e-brei.net, col quale ha curato recentemente i commentari di Rabbi Moshe Chaim Luzzatto. Stimato pittore e conferenziere, è stato Presidente dell’Amicizia ebraico-cristiana di Napoli. Ha curato, fra gli altri, per l’università Orientale di Napoli, la serie d’incontri: Mondi Sefarditi.